Il primo viaggio del cucciolo verso casa

La tanto attesa è finalmente terminata, emozionati, ci prepariamo a partire in auto per andare a prendere il nostro cucciolo.

L’allevatore ci starà aspettando sorridendo tra sé e sé per la nostra emozione: non vergogniamoci, è la stessa sensazione che ha vissuto lui la prima volta e che probabilmente vive alla nascita di tutte le sue cucciolate.

Avremo con noi il trasportino, delle ciotole, una bottiglia d’acqua, qualche traversina, una coperta per coprire il sedile e una per avvolgere il cucciolo.

L’allevatore avrà preparato tutti i documenti necessari e un po’ della pappa abituale del cucciolo, in modo da evitare, nei primi giorni bruschi cambiamenti di alimentazione.

Lo avrà sicuramente nutrito 5 o 6 ore prima della partenza affinché non abbia nausea durante il viaggio in macchina.

Il primo viaggio in macchina

Se siamo soli lo metteremo nel trasportino, ben fissato in modo che non si capovolga, mentre se siamo in compagnia faremo viaggiare il cucciolo sul grembo di un passeggero che lo terrà ben stretto per evitare che, spaventato, giri per la macchina.

Se il cucciolo inizia ad agitarsi nel trasportino, fermiamoci e facciamolo passeggiare al guinzaglio lontani dal traffico.

Se non dovesse sporcare non preoccupiamoci, probabilmente è intimorito dalle troppe novità, quindi proviamo a farlo bere e rimettiamolo nel trasportino con uno snack da rosicchiare.

Se il cucciolo dovesse essere ancora agitato, posiamogli una mano sul corpo per rassicurarlo: evitiamo di prenderlo in braccio, non facciamoci sentire sin dal primo incontro in balia di ogni sua emozione.

Diamogli l’impressione che capiamo le sue difficoltà, ma che non ne diventeremo mai vittime.

Il nuovo ambiente

Il viaggio verso l’ignoto con persone fino ad allora sconosciute, che l’hanno strappato dalla compagnia rassicurante della mamma e dei fratelli, è certamente il primo di una lunga serie di stress cui il cucciolo verrà sottoposto prima di ambientarsi nella sua nuova casa.

Anche se tutto ciò è previsto nel suo DNA, è indispensabile che ogni cosa si svolga intorno a lui nel modo più tranquillo e rassicurante possibile, evitando però di assumere un atteggiamento troppo protettivo: non infatti sentirsi al centro dell’attenzione, né il principe della casa, ma uno come gli altri con cui deve fare conoscenza.

Al suo arrivo a casa, non dobbiamo sopraffare il cucciolo con gridolini e schiamazzi di tutta la famiglia riunita: facciamolo sentire a suo agio accogliendolo uno alla volta e lasciamolo curiosare liberamente.

L’esplorazione del nuovo territorio è la prima attività di un cucciolo che si sente a suo agio. Eliminiamo quindi tutti i pericoli possibili e, per prima cosa, stacchiamo gli elettrodomestici dalla presa di corrente.

Fatta la nostra conoscenza, lasciamogli esplorare la casa e l’eventuale giardino ponendo degli sbarramenti dove non vogliamo che entri.

Non dobbiamo pretendere che impari subito ciò che non può tare, in seguito glielo insegneremo meglio. Per questo non preoccupiamoci se fa i suoi bisogni dove capita; facciamo finta di niente: il suo è solo un atto di sottomissione al quale dobbiamo reagire con la massima indifferenza.