Psicologia e linguaggio del cucciolo nei primi mesi

Cuccioli Montevento Terranova Bianchi e Neri

Un cane non comunica solo attraverso i suoni: la mimica facciale, il portamento della coda o delle orecchie, il mantello ritto, sono tutti segnali da interpretare per capire il suo stato d’animo.

Le prime otto settimane sono cruciali nella vita di un cucciolo.

Il cucciolo scopre progressivamente il mondo che lo circonda partendo dalle cure della madre, dal rapporto coi fratelli fin dalle prime sgomitate per le poppate.

Impara inoltre a familiarizzare con il contatto dell’uomo, che se ne prende cura e che controlla la sua salute.

Due mesi e oltre che devono compiersi rassicuranti al fianco della madre e dei fratelli, prima che il cucciolo possa essere sufficientemente sicuro da poter affrontare il mondo esterno (e una nuova famiglia) con curiosità.

La scelta del cucciolo

Il primo incontro gioca un ruolo fondamentale: ogni cucciolo possiede un proprio carattere, delle uniche caratteristiche fisiche e relazionali.

Nella stessa cucciolata potremo infatti trovare l’esuberante, il timido, l’impaurito o quello più mammone. La scelta ricade spesso su quello che ci risulta più simpatico o con cui abbiamo fin da subito il maggior feeling.

Un cucciolo particolarmente impaurito o che fugge alla nostra presenza potrebbe avere bisogno di qualche giorno in più (rispetto ai due mesi necessari) a contatto con la madre.

Se vogliamo valutare la robustezza di un cucciolo possiamo compiere semplici gesti: ad esempio, dopo averlo avvicinato con tatto e in maniera amorevole, sollevarlo per il posteriore di pochi centimetri e lasciarlo ricadere dolcemente.

Questo serve a testare la solidità delle zampe posteriori e della struttura fisica.

Il cucciolo sano

Ogni allevamento serio esegue controlli puntigliosi sulla salute dei propri cuccioli.

E’ bene comunque saper riconoscere eventuali segnali che possono manifestarsi sul piccolo una volta portato a casa:

  • occhi cisposi: potrebbe trattarsi di infiammazione intestinale o infezione virale (nel caso in cui non sia stato ancora vaccinato);
  • muco alle narici: infiammazione delle vie respiratorie o infezione da cimurro;
  • verificare che entrambi i testicoli siano discesi nello scroto, a due mesi possono essere ancora mobili, ma devono esserci entrambi;
  • pancia gonfia e tesa: indica una probabile verminosi;
  • pustole e croste sulla pancia: segnale di presenza di parassiti quali pulci o pidocchi, oppure infiammazione della pelle dovuta a scarsa igiene;
  • particolare attenzione all’ossatura: se gli arti non sono dritti o le ossificazioni dei metacarpi o metatarsi presentano rigonfiamenti significa che l’ossificazione è in ritardo.

Psicologia del cucciolo

Durante i primi quattro mesi di vita un cucciolo vive momenti molto importanti in un arco di tempo breve.

Questo periodo comporta sviluppi del carattere del cucciolo che lo accompagneranno per tutta la vita e che quindi dovranno essere seguiti con attenzione sia dall’allevatore che dalla nuova famiglia.

Le quattro fasi fondamentali sono le seguenti:

Periodo neonatale (fino a 12 giorni)

E’ possibile fin dalla nascita cogliere il grado di vitalità del cucciolo, è già possibile inoltre attraverso vari contatti e manipolazioni introdurlo a stress fisiologici positivi

Periodo di transizione (13-21 giorni)

Il cucciolo apre gli occhi, inizia a muovere la coda.  Continuare ad abituarlo al contatto fisico.

Se la madre vuole, iniziare a farlo familiarizzare con altri cani, soprattutto il padre.

Periodo della consapevolezza (22-28 giorni)

Tutti sensi sono in funzione, l’ambiente che circonda i cuccioli deve rimanere stabile e invariato, soprattutto la vicinanza della madre.

Dare ai cuccioli i primi giochi (palline, scatole, tubi in cui entrare/uscire), insegnare loro a sporcare sul giornale, in un angolo, mettendone sempre uno pulito immediatamente.

Periodo della socializzazione canina (29-55 giorni)

I cuccioli mettono in atto i primi comportamenti di caccia-gioco. La madre insegna loro i primi rudimenti di disciplina canina, specialmente ai dominanti.

In questa fase sono particolarmente predisposti all’apprendimento: abituarli al guinzaglio e alla spazzolatura.